05.l´alpinismo NON č uno sport

ricordare che le attività alpinistiche non si svolgono su un campo chiuso tra “quattro” lati e “quattro” regole. L’alpinismo si svolge in natura, ambiente per definizione NON regolamentabile e non avvicinabile con la sola dimensione razionale. Tengo a questa precisazione perché trattare l’alpinismo alla stregua di uno sport tende a formare o ad alimentare una concezione appunto soltanto legata all’aspetto sportivo e perciò prevalentemente orientata a portare concentrazione sulla prestazione, sul risultato. Ciò comporta - almeno come tendenza - la sottovalutazione dell’ambiente naturale stesso. Parlando delle attività alpinistiche è quindi opportuno ricordare che l’ambiente naturale tende ad essere più o meno frequentabile soprattutto in funzione della relazione che abbiamo con l’ambiente stesso. La relazione - almeno come tendenza - comporta l’anticipazione degli imprevisti. Un temporale arriva improvvisamente soprattutto su chi non ha mai avviato la relazione o da ore non osserva i segni della natura. Resta vera comunque l’ineludibilità del rischio. In alpinismo e nella vita.Tutte le attività alpinistiche, tutte le attività che si svolgono in aperta natura, dovrebbero essere frequentate secondo il tasso di autonomia individuale più che secondo il tasso tecnico. Una logica del tutto illogica quando si parla di sport in senso stretto. L’aspetto tecnico è solo un elemento della struttura dell’autonomia. Un buon tecnico è un buon esecutore, non necessariamente anche un buon insegnante. L’insegnamento si fonda sulla relazione non meno di quanto accada per la realizzazione della massima sicurezza. Il terreno didattico è frequentabile anch’esso attraverso il modo della relazione. Il modo della relazione è da intendere come espressione culturale piuttosto che come metodo da applicare. Per questo ritengo che l’alpinismo sia attività più culturale che sportiva. Scrivere e parlare citando anche il valore della relazione è quanto oggi NON accade. A mio avviso è quanto oggi si potrebbe fare per avviare un aggiornamento culturale su questi temi. Le note che seguono vorrebbero fornire soltanto qualche elemento identificativo delle varie attività professionali svolte dalle Guide.
Roccia e Ghiaccio
• Roccia: si intendono salite su terreno roccioso ad ogni quota (dal livello del mare all’alta montagna) con prevalente quantità di roccia rispetto alla quantità di ghiaccio.
 
• Per il ghiaccio vale il contrario. Le salite su ghiaccio sono tipiche del periodo estivo e dell’alta quota. Il ghiaccio qui inteso è quello che si forma per la trasformazione progressiva della neve. Quello che può coprire intere pareti, quello che esiste a partire dalla quota delle nevi perenni, 2700 metri per i versanti nord e quasi 3200 per quelli sud per le nostre latitudini.
Misto
Si tratta di scalate dove le progressioni di roccia e ghiaccio e le loro specifiche tecniche ed attrezzature si impiegano in modo frequentemente mixato.
Cascate
Attività invernale. Consiste nello scalare il ghiaccio provocato dalla combinazione acqua/bassa temperatura. Attività apparentemente meno alpinistica di altre e per questo trattata - una volta di più - alla stregua di un semplice sport. Credere e provocare questa concezione del cascatismo non favorisce il modo da me prediletto. Le cascate di ghiaccio sono di natura alpina, e sono pertanto soggette ad essere situate in contesti che solo se globalmente osservati dimostrano la loro natura. Parlando di cascate è opportuno quindi non concentrarsi soltanto sull’aspetto atletico, tecnico e sportivo.
Sci, neve ed elisci
Lo sci-alpinismo è tradizionalmente un´attività primaverile, sportivamente (sic!) anche invernale. Sci-alpinismo, fuoripista, snowboard, telemark e racchette da neve sono le attività legate alla neve delle Guide alpine.  L’elisci merita una nota a parte. Sebbene e fortunatamente nella formazione delle Guide alpine non si sia mai visto un momento dedicato all´elisci, alcune Guide alpine ne hanno fatto una parte della professione. Abbiamo l´opportunità qui di fare presente che aggiungere motori in zone isolate e solo a scopo di svago è oggi del tutto anti-storico perché anti-ecologico. Per quanto le guide debbano mangiare, non credo lo siano diventate pensando all´heliski come sostentamento. Se le guide non sono in grado di esprimere alcuna voce propositiva per la cultura dell´alpinismo e della montagna, certamente è anche merito di chi ci governa, in ogni caso ciò non toglie le consapevolezze e le responsabilità individuali. A suo tempo proposi l´heliski nei miei programmi. Ora ritengo inopportuno e grave non partecipare alla via di uscita ecologica. Se ogni singola Guida si adoperasse per promuovere anche nei fatti una cultura della montagna non più come campo sportivo e terreno interessante solo per i propri giochi, anche la sicurezza ne risentirebbe in positivo. Oggi dopo essere passati dal negozio a comprare il goretex, l´arva e le piccozze, basta la sola abilità tecnica per ritenere di poter frequentare le montagne. Ma l´alpinismo non è uno sport. È un´attività più ampia e globale. Non serve sapere tutto, serve sentirlo. Diversamente il camoscio che non ha fatto il corso di orientamento perché così raramente si perde?
Trekking
Il termine trekking significa viaggio in autonomia di più giorni anche a cavallo o su altro animale. Nonostante ciò ha ormai sostituito il meno esotico “escursione”. Anche quando si tratta di una gita a piedi. Qui si distingue invece il trekking nella sua accezione etimologica dal più frequente escursionismo. Entrambe le attività sono comunque di mia competenza come Guida.
Spedizioni
Termine in gran voga negli anni ‘70 e ‘80. Alludeva a tentativo di grande impresa, viaggio ed organizzazione. Oggi quell’allusione ha lasciato il posto a dimensioni sempre più leggere e minimali, che hanno preso la distanza dallo stile degli anni ruggenti. Una Guida in collaborazione con un tour operator può accompagnare persone in viaggi a scopi alpinistici o di trekking. L’elemento conoscenza del territorio, per quanto costituisca un vantaggio, non è il dato fondamentale per adottare un comportamento idoneo a tenere più alta possibile la sicurezza. È interessante invece avere l’educazione alla relazione. Attraverso il modo della relazione si possono frequentare tutte le montagne della Terra nonostante si conosca direttamente soltanto una parte irrisoria.
Canyoning
Torrentismo e canyoning sono sinonimi, intendono la medesima cosa in tutto e per tutto. Una precisazione utile è quella di distinguere i canyon secchi da quelli con l’acqua che corre. Solo le Guide alpine specializzate in canyoning possono professare nell’ambito del canyoning. In Svizzera, dove l’85% delle Guide ha la specializzazione in canyoning, quest’attività rappresenta circa il 40/50 % del lavoro di Guida. Attualmente la specializzazione è obbligatoria ed è riconosciuta in ambito Uiagm (la specializzazione è segnalata sul tesserino internazionale). I corsi di specializzazione in canyoning sono esattamente uguali, sia per durata che per contenuti, nei cinque paesi trainanti dell’Uiagm: Francia, Svizzera, Germania, Austria ed Italia. La specializzazione in questa disciplina, per la peculiarità dell´attività stessa, non è stata voluta a caso; la specificità dell’ambiente in cui si opera ha evidenziato la necessità di affinare tecniche e manovre che sono di derivazione alpinistica, ma hanno logiche ed applicazioni a volte apparentemente contraddittorie. Dentro un canyon va a finire l’acqua di un temporale: tanta più acqua quanto più ampio o impermeabile è il terreno. Fare canyoning è un divertimento esclusivo, ma non dimentichiamo che non è la giostra di un luna park. Lavori in esposizione/Lavori in quota con funiNel 2003 una commissione ministeriale ha studiato le caratteristiche della regolamentazione delle abilitazioni per la sovrintendenza dai lavori in fune (ex lavori in esposizione). La competenza delle Guide alpine in merito a nodi e manovre con corde e materiale di discesa e risalita è la ragione della possibilità di trasferire certe competenze anche nel settore in questione.
Arrampicata indoor
Tutte le Guide alpine e gli Aspiranti Guide alpine possono organizzare formazione e giornate di arrampicata indoor. BoulderingBoulder significa, in inglese, masso. Si tratta quindi della scalata più immediata e naturale, che valorizza le strutture di modesto dislivello ma superlative in termini di complessità e difficoltà. Si pratica su blocchi rocciosi alti qualche metro. Magnesite (facoltativa) a parte, dell’equipaggiamento tradizionale dell’arrampicata restano soltanto le scarpe. No imbragatura, no moschettoni, no corda. È un’attività su cui si esaltano al massimo le capacità di forza esplosiva, tecnica, coordinazione dell’atleta e disponibilità all’ascolto.
Vulcani
Le Guide alpine Vulcanologiche fanno parte di un elenco a parte a riconoscimento di una realtà professionale un tempo inesistente. Sono formate dalle Regioni interessate con la collaborazione della nostra Commissione Tecnica. Tutte le Guide alpine possono accompagnare su vulcani. Le Guide Vulcanologiche, al pari degli Accompagnatori di media Montagna, possono accompagnare anche su tutti i terreni escursionistici.
Altri aspetti
• Competizioni di arrampicata sportiva (in collaborazione con la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana)
• Consulenza sull´agibilità di piste sciistiche soggette a pericolo di valanga
• Attrezzatura di falesie per l´arrampicata
• Interventi su grandi alberi con tecniche alpinistiche
• Educazione Ambientale
• Accompagnamento nelle aree protette
• Consulenze per aziende nel settore sport e sicurezza
• Pubblica Istruzione, sviluppo e consolidamento delle abilità motorie nell´età evolutiva.


 


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